Il Ministro della cultura, Vasco Simoniti ha superato la mozione per il rotto della cuffia, ma gli equilibri politici all'interno delle forze parlamentari potrebbero cambiare anche in un'ottica di alleanze future e nemmeno troppo lontane. Durante il dibattito durato complessivamente 18 ore in due giorni non è stato del tutto chiaro l’esito del voto inquanto Simoniti sembrava godere delle simpatie tra i banchi dell’opposizione come anche, del resto, di oppositori tra i colleghi della coalizione al governo. Ma a tenere banco è la frattura che sta coinvolgendo il Partito del centro moderno, SMC; Janja Sluga e il Presidente della camera, Igor Zorčič e Branislav Rajić hanno votato a favore della mozione di sfiducia, mentre nei giorni scorsi, Lep del Desus ha confermato che sono in corso contatti con la Sluga e con il suo collega di partito Zorčič per la formazione di un gruppo parlamentare indipendente. Secondo il leader dell’SMC, Zdravko Počivalšek l’esito del voto dimostrerebbe che il governo gode del sostegno necessario. Dispiaciuto per il voto espresso da Sluga, Zorčič e Rajić, Počivalšek ha detto che i tre non hanno rispettato le decisone prese dagli organi di partito. Per quanto riguarda invece i deputati delle minoranze italiana, Felice Žiža e ungherese, Ferenc Horvath, questi non hanno votato. Simoniti è il terzo Ministro che ha superato con successo la mozione di sfiducia presentata dalle forze dell’opposizione nelle ultime due settimane, prima è toccato alla Ministra dell’Istruzione Simona Kustec e al Ministro del lavoro, Janez Cigler Kralj, mentre in tutto sono state sei.
Dionizij Botter