Prima di proseguire le trattative con i sindacati del settore pubblico bisognerà attendere le previsioni dell’ufficio statistico sulla crescita macroeconomica. Solo allora si capirà cosa accade nel comparto economico e sarà possibile conciliare le diverse proposte. Questa la posizione dell’governo, che precisa anche che le aspettative dei sindacati sono esagerate e che le associazioni di categoria non sanno armonizzare le loro richieste con gli andamenti della crescita economica, dell’inflazione e dell’occupazione nel comparto economico.
Dal canto loro i sindacati si dicono stupiti della decisione del governo. I due gruppi negoziali che stanno trattando con l’esecutivo precisano che le loro proposte oramai si sono avvicinate a quelle del governo. In ogni modo la trattativa dovrebbe riprendere già lunedì. Tra le richieste l’armonizzazione delle categorie salariali, l’aumento dei buoni pasto e della tredicesima.
La questione della retribuzione nel settore pubblico, in Slovenia, è materia di trattativa continua tra governo e sindacati. Ora in ballo ci sarebbe un aumento che potrebbe superare il 10% e forse anche di più sino al 45. esimo livello retributivo, mentre dovrebbe essere minore per i salari più alti. Resta aperto, comunque il nodo di una riforma strutturale che dovrebbe mettere mano al sistema retributivo, ponendo rimedio a quelle che sono considerate oramai endemiche incongruenze. Da una parte quindi le richieste dei sindacati che vorrebbero aumenti e dall’altra la posizione del governo che, indipendentemente dal suo colore, ripete sempre che bisogna tener conto delle conseguenze per le malconce casse dello stato.
Stefano Lusa