Strada a scorrimento veloce Scoffie Jagodje Foto: Radio Koper/Mateja Brežan
Strada a scorrimento veloce Scoffie Jagodje Foto: Radio Koper/Mateja Brežan

La deputata piranese ha nuovamente presentato alla ministra delle infrastrutture un'iniziativa parlamentare riguardante l'abolizione della vignetta sulla superstrada Scoffie Capodistria. Nella sua iniziativa, ha ringraziato per la precedente risposta del dicastero, arrivata in estate, ma ha sottolineato che è necessaria un'ulteriore valutazione delle circostanze specifiche legate a questa problematica. Nella nuova richiesta di integrazione della risposta alla ministra, Meira Hot ha affermato che gli incollonamenti sulle strade locali non sono il risultato dei tentativi di evitare il pagamento del bollino e che sarebbe necessario stimare la perdita di entrate per la DARS, la società per le strade e autostrade slovene, dovute alla mancata vendita dei bollini. La deputata socialdemocratica ha accolto con favore gli sforzi del dicastero di ampliare la rete stradale destinata al traffico di transito, ma ha sottolineato che, fino alla costruzione di queste nuove viabili, i disagi quotidiani per la popolazione locale rimarranno insostenibili pertanto ritiene che l'esclusione temporanea del tratto di superstrada dal sistema delle vignette sarebbe una soluzione accettabile fino a quel momento.

Secono il Ministero delle infrastrutture la prevista costruzione delle strade a scorrimento veloce Capodistria Dragogna, Jagodje Santa Lucia, lo svincolo di Sermino, che sarà inaugurato nel 2026, l'ampliamanto dello svincolo per Bertocchi e i lavori alla rotatoria sulla strada statale Capodistria Dragogna all'altezza di San Canziano dovrebbero migliorare ulteriormente il flusso del traffico. Nella risposta di luglio, il ministero ha affermato, tra l'altro, che l'esclusione del tunnel di Monte San Marco dal sistema di pedaggio ha già tenuto conto delle esigenze della popolazione locale nella massima misura possibile.

Nelle precedenti iniziative parlamentari Meira Hot evidenziava come il pagamento del pedaggio non era in linea con gli accordi di Osimo, la vignetta era in disincentivo per i turisti che volevano visitare Pirano e creava grossi disagi alla popolazione locale. (ld)