Il medico di famiglia di Kamnik, Rok Ravnikar, anche presidente del Comitato per la medicina di base presso l'Ordine dei medici, ha parlato del caso di violenza verbale contro gli impiegati della locale Casa di Sanità. Come ha spiegato all'agenzia di stampa STA, il paziente insoddisfatto ha dapprima telefonato al centralino e minacciato i dipendenti. Successivamente la chiamata è stata inoltrata al suo ambulatorio. Il paziente ha inizialmente minacciato l'infermiera, poi anche il medico, affermando che nessuno gli può dire quando avrà i suoi farmaci e aggiungendo che si recherà alla Casa di Sanità e romperà le gambe a tutti.
Il paziente è stato denunciato per minacce, la denuncia è però stata rigettata dalla Procura distrettuale di Lubiana, secondo cui si tratta di "minacce generali, non abbastanza concrete da poter pensare che l'uomo potesse veramente commettere tale azione contro gli interlocutori con cui ha casualmente parlato al telefono".
Ravnikar ha affermato che questo non è un buon segno per i dipendenti degli istituti sanitari pubblici. Se il problema nella gestione di tali casi nasce nella legislazione, questa dovrà essere cambiata, se si tratta invece di un problema nella prassi della procura e della magistratura, che ritengono che tali azioni non possano essere sanzionate, queste stanno dando un messaggio sbagliato, ha valutato Ravnikar.
Bojana Beović, a capo dell'Ordine dei medici, ha affermato che, secondo gli stessi medici, la violenza sta aumentando. Inoltre, secondo le sue parole, tutta la società deve impegnarsi affinché la violenza verbale non diventi un modo accettabile di comunicare. Beović ha ricordato poi che l'iniziativa secondo cui la violenza contro il personale sanitario dovrebbe rientrare tra i reati perseguibili d'ufficio, è stata già respinta, perché si tratterebbe di "una disposizione legale troppo ampia". La presidente dell'Ordine dei medici ha anche annunciato una campagna per incoraggiare le persone a stabilire relazioni normali e amichevoli, che contribuirebbero anche ad un migliore trattamento del paziente.
E. P.