L'Organizzazione degli studenti della Slovenia si è detta sorpresa della risposta e dei messaggi del Ministero della Salute, su come le organizzazioni studentesche concordino con le condizioni proposte per eseguire gli studi durante il prossimo anno accademico. "Comprendiamo il rispetto dei criteri GVT per le lezioni in presenza, non però che i test per gli studenti siano a pagamento", ha ribadito il presidente dell'Organizzazione degli studenti, Andrej Pirjevec. "I test gratuiti sono l'unico modo per garantire che l'istruzione pubblica sia davvero accessibile", ha aggiunto.
L'associazione delle scuole medie-superiori della Slovenia si dice favorevole ai test fai-da-te, si chiede però perché ciò non potrebbe valere anche per gli insegnanti. Tutti lamentano una mancanza di informazioni. La presidente dell'Associazione delle scuole medie e delle case degli studenti della Slovenia si dice contraria al rispetto dei criteri GVT per entrare in classe. Inoltre, se i test saranno a pagamento, molto probabilmente gli alunni semplicemente smetteranno di frequentare le lezioni; quelli che provengono da famiglie disagiate non potranno permettersi questa spesa.
Il segretario di Stato presso il Ministero della Salute, Franc Vindišar, ha intanto garantito che i test rapidi per i minori di 18 anni rimarranno gratuiti. Vindišar si è detto soddisfatto che gli studenti abbiano accolto il sistema GVT come condizione per svolgere lezioni in presenza. Riguardo la verifica dei criteri, verranno sfruttati al massimo i sistemi moderni, ha detto ancora il segretario di Stato ed ha proposto la collocazione scanner dei codici QR all'ingresso delle facoltà.
L'ente per l'istruzione, insieme ai Ministeri dell'Istruzione e della Salute, i rappresentanti di asili, scuole e dell'Istituto nazionale di salute pubblica, stanno preparando un aggiornamento ai modelli e alle raccomandazioni per l'educazione e l'istruzione nel tempo del Covid. Questi, secondo l'Ufficio di comunicazione del governo, saranno presentanti ai presidi entro fine mese.

E. P.