E proprio la pandemia è uno dei temi centrali delle tavole rotonde e degli incontri informali in margine alla conferenza alla quale partecipano sette premier e cinque ministri degli esteri stranieri più alcuni altri funzionari della comunità internazionale. Le cinque tavole rotonde che si susseguiranno nell'arco della giornata sono state precedute dai tradizionali discorsi di saluto ai circa 160 partecipanti. Il presidente della repubblica Pahor ha auspicato tra l'altro un coordinamento della politica sanitaria a livello europeo perché la cosiddetta nuova normalità – ha detto - comporterà dei cambiamenti politici, economici e sociali, però tutto questo a suo avviso non richiederà una revisione della politica estera della Slovenia che vuole essere parte del nucleo dell'Unione europea progredita e approfondita. Il ministro degli esteri Logar ha ricordato dal canto suo che nella seconda metà dell'anno prossimo la Slovenia assumerà la presidenza semestrale dell'Unione europea. Questa deve trovare risposte adeguate alle crisi senza comunque rinunciare ai suoi valori fondamentali mentre la sicurezza europea non è possibile senza l'alleanza transatlantica. Ha preso la parola anche l'ex capodiplomazia Rupel, promotore quindici anni fa, assieme al premier Janša, del Forum strategico. E Rupel ha risposto subito alle critiche dell'attuale politica estera slovena che con l'insediamento di un nuovo governo Janša si è avvicinata al gruppo di Visegrad. La solidarietà con le nuove democrazie non esclude la corsa a bordo del treno francese ad alta velocità. Intanto a Bled sono presenti i premier di tre dei quattro paesi di Visegrad: il ceco Babiš, l'ungherese Orban e il polacco Morawiecki. Ci sono anche il croato Plenković, il bulgaro Borisov e il presidente della Serbia Vučić mentre il premier italiano Conte è intervenuto in videoconferenza. Se abbiamo imparato qualcosa dalla crisi del coronavirus - ha detto tra l'altro - è l'importanza della solidarietà e della cooperazione europee. Intanto il forum di Bled è l'occasione per diversi incontri informali. Il premier Janša vedrà tra gli altri l'omologo croato Plenković, anche il presidente serbo Vučić e l' inviato europeo per il dialogo tra Serbia e Kosovo Lajčak nonché il responsabile per la politica estera dell'Unione europea Borrell.
Boris Mitar