Pieno appoggio del governo sloveno al Patto ONU per le migrazioni. Dopo gli inviti della destra a ritirarsi dall'intesa e quelli dell'SMC a meditare sull'argomento, il consiglio dei Ministri ha deciso che il documento approvato da più di 190 Paesi alle Nazioni Unite debba proseguire nel suo iter di approvazione. Il Patto Onu per le migrazioni - che prevede una sorta di coordinamento internazionale in risposta alla problematica in questione - verrà siglato il mese prossimo a Marrakesh, in Marocco. Si tratta di un documento politico, ha spiegato il capo diplomazia Cerar, che non richiede modifiche alla legislazione nazionale e permette ad ogni paese di mantenere la piena sovranità. Ha respinto le critiche dell'opposizione sottolineando che garantisce varie soluzioni per impedire, assieme ad altri paesi, migrazioni massicce come quelle di cui siamo stati testimoni nel 2015 e non introduce nessuna nuova categoria di migranti. Inoltre, il diritto alla migrazione non viene visto come un diritto umano fondamentale. Stabilisce anche un netto confine tra migrazioni legali e illegali. Queste ultime, ha ribadito Cerar, vanno fronteggiate e impedite. Qualora migranti clandestini dovessero arrivare in Slovenia o in qualche paese vicino, scatterebbe la collaborazione tra i vari governi, trattandosi di un problema che non si può risolvere da soli. In riferimento alla decisione dell'Austria e dell'Ungheria di non aderire al Patto ONU, Cerar dice che è conseguenza di questioni di politica interna nei due paesi; la Slovenia non aveva alcun motivo per fare altrettanto. Alla luce delle annunciate proteste dell'opposizione contro l'adesione al Patto ONU, Cerar ha invitato l'opinione pubblica a non lasciarsi trarre in inganno da intimidazioni collegate al problema migranti, con informazioni che non corrispondono al vero. Secondo gli esperti, il documento non pone tutti i migranti sullo stesso piano, come sostenuto invece dal partito democratico, che ha chiesto il dibattito in Aula, è pero' carente su alcuni punti, ad esempio quando affronta il problema delle migrazioni forzate quale conseguenza di conflitti e violenze.
La prossima settimana il Patto ONU si troverà all'ordine del giorno di una sessione straordinaria della Camera di Stato.