Denunciate intimidazioni, minacce, censure, prevvisi di licenziamento arrivate negli ultimi mesi ai colleghi della redazione informativa di TV Slovenia e a quella del Centro multimediale da parte della dirigenza di Rtv Slovenia. Si sciopera perché all’interno della casa si sta distruggendo l’interesse pubblico e perché va diminuendo lo spazio di una comunicazione pubblica plurale, si sciopera, rilevano i sindacati, per l’autonomia e per la dignità di tutti i dipendenti e per far sì che la radiotelevisione pubblica sia a servizio di tutta la cittadinanza.
Per il terzo sciopero di avvertimento i sindacati hanno deciso un blocco di 24 ore dei programmi sui canali televisi (in onda repliche) e del portale, con l'intenzione di dare sono l'informazione essenziale contemplata dagli obblighi di legge, presentando all'opinione pubblica i contenuti dello sciopero. E' successo un fatto increscioso, hanno rilevato gli organizzatori, lo studio del primo telegiornale, delle ore 13, è stato "occupato" dal direttore della TV Slovenia Uroš Urbanija, che ha condotto l'edizione pomeridiana senza servizi e senza notizie sullo sciopero. Gesto duramente condannato dal comitato di sciopero che chiede le dimissioni del direttore Urbanija e di tutti i vertici, politicamente schierrati, della RTV Slovenia. Da notare che gli altri programmi della rete pubblica hanno aderito all sciopero lavorando regolarmente e dando ampio spazio nei loro programmi a quanto sta avvenendo nell'ente.
Durante il raduno davanti alla sede della RTV si sono susseguiti i vari interventi dei membri del sindacato giornalisti, per esprimere solidarietà ai dipendenti del programma informativo di TV Slovenia e del portale multimediale MMC hanno parlato anche i colleghi di altre redazioni, tecnici, montaggisti, registi etc. Letti anche i messaggi di solidarietà arrivati dai programmi informativi di Radio Koper e Capodistria. Per quanto concerne il programma italiano si rileva che "in passato noi abbiamo sempre combattuto le battaglie per il nostro programma da soli, senza chiedere e senza avere la solidarietà di nessuno, in questo momento quanto c'è in gioco la RTV di Slovenia non possiamo però che combattere assieme questa battaglia." (ld)