La Slovenia, con un punteggio di 57, si colloca al 41.esimo posto, un gradino sopra l'Italia. Entrambi ancora lontane dalla media europea, che è di 64 e dell'OCSE, 67. L'Italia guadagna 3 punti e compie un balzo di 10 posizioni nella classifica dei paesi presi in esame, 180 in tutto, la Slovenia invece perde tre punti e scivola di sei posizioni. È l'indice peggiore dal 2013. Per Trasparency International Slovenia il risultato è frutto della messa in disparte della prevenzione e della lotta alla corruzione da parte della politica, dell'assenza a lungo termine di riforme più approfondite e di cattive prassi negli ultimi anni. Si ripetono scandali e pressioni sui media, sulla società civile e sulle istituzioni indipendenti, e ciò deve preoccupare. “In questo super anno elettorale i soggetti politici devono assumere impegni chiari per invertire la tendenza", rileva Samo Bardutzky, presidente ad interim di Transparency International Slovenia. “In regime di epidemia”, dice, “sono state prese decisioni che hanno ampiamente interferito con i fondamentali diritti umani, importanti per il controllo del potere”. La commissione anticorruzione non è sorpresa delle valutazioni riguardanti la Slovenia per il 2021. “Fotografano quanto stiamo facendo presente da tempo, cioè che la forbice tra teoria e prassi nella lotta e nella prevenzione della corruzione è troppo ampia”.
A livello globale, Danimarca e Nuova Zelanda rimangono al vertice della classifica, affiancate quest'anno anche dalla Finlandia, con 88 punti. La Germania si conferma nel gruppo di testa, seguono Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti. In fondo alla classifica Siria, Somalia e Sud Sudan. La Croazia è al 63.esimo posto, l'Ungheria al 73.esimo.
L'indice elaborato annualmente a livello globale classifica i paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l'impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0, alto livello di corruzione percepita, a 100, basso livello di corruzione percepita.
Delio Dessardo