Si sono trincerati dietro al segreto aziendale consiglio di vigilanza ed ex dirigenza della Petrol, dopo la richiesta formale della Holding che gestisce il patrimonio statale e il processo di privatizzaione, di fornire spiegazioni sui motivi che hanno portato alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del presidente del consiglio di amministrazione, Tomaž Berločnik e due componenti l'organismo, Rok Vodnik e Igor Stebrnak. Chiarimenti sollecitati dal governo, in quanto lo stato detiene una considerevole quota di proprieta' nel principale gruppo energetico sloveno, con il piu' alto fatturato e che gode di ottima salute. E' per tale motivo che la decisione arrivata la scorsa settimana alla riunione dell'organismo di controllo ha destato sorpresa, dando origine a speculazioni e sospetti. Ora il consiglio di vigilanza dice di non poter fornire particolari piu' precisi su quanto successo, in quanto i tre ex dirigenti hanno autorizzato soltanto la pubblicazione dei testi dell'accordo raggiunto, senza spiegare i motivi del divorzio, richiamandosi proprio al segreto aziendale. Nessun accenno nemmeno all'ammontare della buonuscita. L'unico particolare reso noto parlava di divergenze nell'attuazione della strategia di sviluppo della societa', particolare riproposto ora dalla nuova direzione e dal consiglio di sorveglianza sul portale della Borsa di Lubiana. Il ministro per le attivita' produttive, Zdravko Počivalšek ha detto che studiera' attentamente gli argomenti con i quali e' stata motivata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; in caso di accertate responsabilita' della dirigenza a danno della societa', cosi Počivalšek, cio' non dovrebbe succedere.
Delio Dessardo