Foto: BoBo
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L'obiettivo principale del programma nazionale per la sicurezza stradale per il periodo 2023-2030 elaborato dal governo di Lubiana è quello di minimizzare le gravi conseguenze degli incidenti stradali. I dati sulle collisioni stradali e le relative conseguenze negli ultimi cinque anni, ossia dal 2018 al 2022, sono allarmanti. Nel 2022, la polizia slovena ha registrato 18.714 incidenti stradali, di cui il 32% hanno causato lesioni fisiche e decessi. Rispetto al 2021 gli incidenti sulle strade nel Paese sono aumentati del 10% mentre il numero di quelli con feriti o morti del 12%. Dopo due anni, segnati dalla pandemia di COVID-19, il numero di incidenti stradali è tornato ai livelli precedenti alla pandemia. Il documento strategico preparato dal governo affronta la politica di sicurezza stradale, considerando le sfide legate alla sicurezza stradale in Slovenia per il prossimo periodo e stabilendo obiettivi prioritari per migliorarla. Lo rende noto l’ufficio di comunicazione del Governo.
Gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati globalmente a ridurre del 50% il numero di vittime e feriti gravi in incidenti stradali entro il 2030, e la Slovenia intende seguire questo obiettivo. Attraverso l'attuazione delle misure definite nel programma nazionale, si mira a garantire che entro il 2030 non si verifichino più di 50 decessi l'anno sulle strade slovene e che il numero di feriti gravi sia inferiore a 400. Il programma nazionale comprende nove pilastri, tra cui quelli globali che riguardano la multi-modalità, l'infrastruttura stradale sicura, i veicoli sicuri e l'uso responsabile delle strade, oltre alla gestione della fase post-incidente e alle relative risposte ai sinistri. I pilastri nazionali includono anche la promozione della micro-mobilità, la formazione dei conducenti di veicoli pesanti, la sicurezza dei conducenti di veicoli a due ruote e il benessere degli utenti stradali anziani.

Corrado Cimador