Numeri in leggero calo rispetto a mercoledì, ma restano relativamente alti. Ieri sono stati infatti confermati 998 casi, dopo due giorni consecutivi a oltre mille contagi giornalieri. E' risultato positivo il 19,2 percento dei test molecolari processati e sono stati eseguiti anche 22.355 test rapidi ma in questo caso eventuali positività vanno confermate con un tampone PCR. 69 i casi complessivi confermati nei quattro comuni costieri, 37 a Capodistria, 17 a Isola, 13 a Pirano e 2 ad Ancarano. La media settimanale dei contagi è 751, più 56 casi rispetto al giorno prima, mentre l'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti è salita a 416. Entro una settimana potrebbe venir superata la soglia dei 500 casi e la Slovenia venir colorata di rosso scuro sulla mappa europea delle zone a rischio covid.
Gli ospedalizzati sono aumentati a 278, mentre le terapie intesive sono scese a 61, 4 pazienti covid sono deceduti. Nell'Ospedale generale di Isola sono occupati tutti i 19 letti del reparto covid, mentre a causa del peggioramento delle quadro epidemiologico il nosocomio di Celje ha dovuto sospendere l'attività ordinaria, quindi non urgente, di alcuni ambulatori specialistici, come per esempio a ortopedia, creando non pochi malumori da parte dei medici. Anche il Centro clinico universitario di Maribor si appresta a chiudere ad alcune visite specialistiche. A Maribor sono ricoverati 51 pazienti covid di cui 18 in terapia intesiva e sono in prevalenza giovani.
Dal fronte vaccinale, risulta completamente immunizzato il 44% della popolazione, il 53% se si considerano solo i maggiorenni. Il Governo non ha ancora deciso in merito al nuovo schema a semaforo, composta da più fasi con le relative misure per arginare la diffusione del covid, basato sull'occupazione dei posti letto nelle terapie intestive. (ld)