Il Museo civico di Lubiana ha deciso di ricordare il più famoso architetto sloveno, del quale ricorrono i 150 anni dalla nascita, ripercorrendo la sua attività in relazione ai processi sociali, metaforicamente presentati nelle tre dimensioni che danno anche il nome alla mostra: metropoli, luogo, giardino.
Aperta fino a fine febbraio, tutta l'esposizione è organizzata attorno a tre parabole, che rappresentano anche tre diverse concezioni del mondo e dei modi di viverlo. Una nuova visione del mondo concettuale e creativo dell'architetto che si formò e lavorò a Vienna e a Praga, ma che ha lasciato il suo segno indelebile nella capitale slovena.
Con un enorme lavoro di studio e di allestimento, che ha coinvolto decine di professionisti, e grazie anche alla collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Lubiana e con il Museo di Architettura e Design lubianese, i visitatori possono ammirare i progetti realizzati da Plečnik nelle sue tre città d'elezione, ma anche apprezzare e ripercorrere la fatica del suo lavoro nei vari appunti, disegni, piani, modelli, e statuette, alcuni dei quali sono presentati per la prima volta.
Secondo il direttore dei musei civici di Lubiana, Blaž Peršin, il valore aggiunto di questa mostra è da rintracciare proprio in questa scelta di rendere noto al grande pubblico come Plečnik lavorava e pensava. Un omaggio quindi che si spinge oltre i soliti eventi celebrativi, che contempla anche un'installazione espositiva speciale dal titolo »Plečnik e la modernità«, per provare a declinare in chiave moderna il lavoro artistico e il contributo che egli ha dato allo sviluppo architettonico in Slovenia.
Valerio Fabbri