Era da tempo che la posizione di Podržaj era in bilico. La ministra della Giustizia, Andreja Katič ha motivato la richiesta di esonero con il clima di sfiducia creatosi dopo le critiche, anche inopportune, all'operato di Podržaj, che, ha tenuto a precisare, non e' l'unico responsabile dei problemi che il sistema penitenziario si trova ad affrontare. "Abbiamo gia' cominciato ad agire per risolvere quelli piu' urgenti", ha detto, facendo riferimento all'assunzione di personale nel comparto della polizia penitenziaria, ma anche di altri profili professionali. Commentando l'esonero, Podržaj ha espresso rammarico per il modo in cui e' stato costretto ad andarsene, diventando in pratica il capro espiatorio di tutti. "Nelle ultime settimane si e' scritto tutto e di piu' sul malfunzionamento delle carceri slovene", ha detto. "La fuga di due detenuti dal penitenziario di Capodistria, l'aggressione a una guardia carceraria in quello di Dob, il tutto arricchito con interventi pubblici e lettere anonime", dice Podržaj, "mi hanno trasformato nel principale responsabile di quella che è stata definita catastrofica situazione negli istituti di pena. La carenza di personale, il sovraffollamento delle carceri sono ormai diventate affermazioni scontate, i problemi non sono sorti con il mio insediamento", ha aggiunto. Ricorderemo che era dal giugno dello scorso anno che i sindacati degli organismi statali e della giustizia chiedevano l'esonero di Podržaj, in quanto sarebbe rimasto inattivo di fronte alle richieste di intervento per risolvere annosi problemi come carenza di personale e salari molto bassi.
Delio Dessardo