L’esecutivo guidato da Robert Golob ottiene un risultato da record, poiché quasi il 60% degli intervistati che ha dichiarato il suo gradimento; solo il 30% del campione, invece, ha detto di non approvare il lavoro fatto dalla coalizione che attualmente guida il paese.
All’interno di questa il Movimento Libertà porta a casa il risultato migliore con un intervistato ogni tre che ha dichiarato la sua preferenza, mentre per i Democratrici di Janez Janša solo uno su cinque. Il sostegno al più grande partito di governo è cresciuto, quindi, del 3,6 percento rispetto al mese ottobre; mentre quello dei Democratici del 2,2%. Cala, invece, il numero delle preferenze per il Socialdemocratici, per Nuova Slovenia e per la Sinistra.
Tra i politici, il presidente della Repubblica uscente Borut Pahor ha ricevuto il maggior numero di preferenze, seguito da Anže Logar e dal primo ministro Robert Golob, che scende al terzo posto. Il quarto è il ministro della Sanità Danijel Bešič Loredan, mentre la neoeletta Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar si è piazzata alla quinta posizione.
Al settimo posto troviamola presidente della Camera di Stato Urška Klakočar Zupančič, seguita dal leader di Nuova Slovenia Matej Tonin e dalla ministra degli Esteri Tanja Fajon. Per trovare il ministro del Lavoro Luka Mesec bisogna scendere al diciassettesimo posto e addirittura in fondo alla classifica per scorgere il leader dei Democratici SDS Janez Janša, con il quale in queste ore sta polemizzando sui social Matej Tonin; che, in seguito alla sconfitta incassata al referendum, ha invitato tutta la destra ha intraprendere un processo di autocritica.
Barbara Costamagna