In sala molti gli anziani, anche dalle file delle organizzazioni degli ex combattenti, che hanno atteso con trepidazione la proiezione di Preboj. Immancabili due figure iconiche del centrosinistra sloveno l'ex Presidente della Repubblica, nonché leader della Lega dei comunisti Milan Kučan e Janez Stanovnik per lunghi anni Presidente dell'Associazione dei combattenti. La trama è quella raccontata da Franc Sever-Franta, il 22 enne comandante delle unità partigiane coinvolte nella battaglia che portò al salvataggio di circa 500 partigiani accerchiati dalle truppe tedesche nel 1945. Nella pellicola non mancano le scene cruenti, scontri a fuoco, ma anche immagini stereotipate del soldato tedesco ubriaco che senza scrupoli getta nel fuoco un bimbo, il tutto condito da un imponente sfondo sonoro stile colossal hollywoodiano. Si tratta, comunque, del primo film sloveno dedicato alla Lotta Popolare di Liberazione girato dall'indipendenza in qua. Un appuntamento importante per chi crede nei valori della Resistenza slovena e la cosa è stata confermata dalla difficoltà di trovare un biglietto per l'anteprima, dalla ressa dinanzi al cinema e dalle interminabili file per assistere alla proiezione. Un film, che come accade sempre in Slovenia quando si parla della Seconda Guerra Mondiale, e' destinato a riaccendere polemiche che sono già partite su alcune testate legate al centrodestra e su posizioni marcatamente anticomuniste, che hanno rilevato come il comandante partigiano in questione avesse avuto un ruolo negli eccidi dei collaborazionisti nel dopoguerra. Sta di fatto ieri davanti al cinema non ci sono state le contestazioni, che erano annunciate in rete. La visione del film sarà possibile a partire da domani nei maggiori cinema del paese.
Dionizij Botter