Il primo novembre il mondo cattolico celebra la Festa di Ognissanti, che in alcuni paesi, come la Slovenia, coincide con la commemorazione dei defunti. In questa giornata le famiglie si danno appuntamento nei cimiteri per ricordare i propri cari. In altri paesi la giornata di ricordo dei defunti cade invece il 2 novembre. Cerimonie commemorative si tengono oggi un po' ovunque: quella principale stamane in Piazza del Congresso a Lubiana dove sono state ricordate le vittime di tutte le guerre, con il presidente Borut Pahor che ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento in memoria dei caduti. Il capo dello Stato era accompagnato dai presidenti della Camera e del Consiglio di Stato Dejan Židan e Alojz Kovšca e dal premier Marjan Šarec. Židan e Šarec presenti anche alla cerimonia commemorativa al cimitero lubianese di Žale, dove vengono ricordate le vittime della Grande Guerra, le vittime e i caduti nella lotta di liberazione durante il secondo conflitto mondiale e i caduti nella breve guerra per l'indipendenza della Slovenia, nell'estate del 1991.
La festività di Ognissanti ricordata anche da Papa Francesco. "I santi non sono irraggiungibili ma sono con i piedi per terra, vivevano la fatica quotidiana. La Santità rappresenta un traguardo che è il frutto della grazia di Dio. Dono e chiamata". Queste le parole del Pontefice, prima di recitare l'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Ha poi ricordato la giornata dei morti, pregando i fedeli di ricordarli. Domani messa alle catacombe di Priscilla a Roma, sulla via Appia proprio per i defunti.
Delio Dessardo