Il Consiglio dell'Istituto per l'assicurazione pensionistica e invalidità (Zpiz) ha proposto al governo un adeguamento straordinario del 3,5% delle pensioni per tutti i beneficiari, ma non tutti sembrano essere d'accordo di fronte alla proposta che secondo l'Associazione dei pensionati della Slovenia (Zdus) e l'Unione dei pensionati sloveni, sigla che ricade sotto il cappello dell'Associazione dei sindacati liberi della Slovenia, dovrebbe aiutare i pensionati in tempi di inflazione e costi elevati.
Secondo Katja Rihar Bajuk del Ministero del Lavoro, della Famiglia, degli Affari Sociali e delle Pari Opportunità, così si rischia di guardare solo a una parte del problema, perché l'esecutivo sta lavorando a una riforma delle pensioni generalizzata che definisce anche gli standard di pensioni dignitose, identificando quali gruppi di pensionati dovrebbero ricevere la massima attenzione. Un modo per dire che l'aggiustamento straordinario proposto avrebbe il minimo effetto su coloro che sono maggiormente colpiti dall'elevata inflazione. Su una lunghezza d'onda simile Vera Aljančič Falež, rappresentante dei datori di lavoro nel consiglio. "Dobbiamo guardare più in largo", ha dichiarato, perché i pensionati non sono l'unico gruppo sociale del paese e la modifica proposta risolverebbe un problema contigente e non affronterebbe la questione in modo strutturale. Anche il rappresentante in Consiglio del sindacato, Andrej Zorko, è convinto che on i 200-300 milioni di euro all'anno che dovrebbero essere stanziati dal bilancio per una tale misura potrebbero essere spesi in modo molto più efficace con un approccio più solidale, anche per affrontare immediatamente la difficile situazione dei pensionati.
Valerio Fabbri