I numeri preoccupano, l' epidemia è ancora in espansione, l'incidenza cumulativa dei contagi è molto al di sopra della soglia tollerata, pertanto il Governo ha deciso di prorogare per altri due mesi lo stato di epidemia. Se la situazione non dovesse migliorare potrebbe scattare il lockdown totale, anche delle attività economiche ha detto il premier Janša.
Nel frattempo sono stati prorogati quasi tutti i provvedimenti anticovid per altri sette giorni, ma riaprono le lavanderie. Le scuole per il momento restano chiuse, prosegue pertanto la didattica a distanza.
Si allunga la lista delle eccezioni per l'attraversamento delle frontiere nazionali senza quarantena o test del tampone negativo, tornano a far parte di questa categoria i proprietari e affittuari dei terreni agricoli delle due parti del confine che devono però rientrare nel paese di residenza dopo aver svolti i lavori necessari nei campi. Si accorcia la validità dei test antigenici presentati al confine che non possono essere più vecchi di 24 ore e, come prima, devono venir effettuati in un paese membro o dell'area Schengen.
Sarà inoltre possibile revocare il provvedimento di quarantena dopo 5 giorni presentando i risultati negativi anche del test rapido e non solo di quello molecolare come fino ad oggi. La Slovenia ha inserito l'Irlanda sul elenco rosso dei paesi a rischio covid, nessuna novità per i paesi extracomunitari. Il Governo ha inoltre prorogato fino alla fine di aprile la cassa integrazione, come annunciato dallo stesso premier su Twitter, e fino al 31 marzo il contributo di solidarietà per i religiosi. (ld)