MMC RTV SLO / Petra Iskra Foto:
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La commissione elettorale centrale dovrebbe comunicare al più tardi venerdi i risultati ufficiali e definitivi, dopo aver scrutinato ancora le schede giunte per posta dall'estero entro questo lunedi alle 12. Una volta ricevuto il rapporto, il presidente della repubblica potrà convocare la sessione costitutiva della nuova Camera di Stato. La sessione inaugurale è prevista per il 22 o il 23 giugno, con all'ordine del giorno anche l'elezione del presidente della Camera; il nome che verrà scelto potrebbe già dare un'idea della possibile futura coalizione di governo. Anche se Pahor proporrà il mandatario soltanto dopo le consultazioni formali con i gruppi parlamentari, nei prossimi giorni proseguiranno i contatti tra le forze politiche per studiare le ipotesi di alleanza. La scorsa settimana il capo dello stato ha ricevuto Janez Janša, leader dell'SDS, il partito di maggioranza relativa. Al termine Janša ha confermato che se otterrà formalmente il mandato inviterà ad un confronto tutti i partiti, presentando loro delle linee programmatiche di governo; non accetterà però l'incarico qualora emergesse la possibilità di un'altra maggioranza, senza l'SDS, in grado di ottenere in Parlamento il necessario sostegno per governare. Sull'altra sponda, molto attivo Marjan Šarec, leader dell'omonima lista, seconda alle parlamentari. Ha lanciato una proposta di collaborazione a tutte le forze politiche, ad eccezione dell'SDS. Ha avuto consultazioni con Miro Cerar, Alenka Bratušek, Dejan Židan e Karl Erjavec, le continuerà nei prossimi giorni. Da rilevare che l'ampio numero di partiti in Parlamento, ben 9, ha avuto come effetto una frammentazione del quadro politico e la futura coalizione è destinata in ogni caso ad essere molto eterogenea; si prospettano quindi negoziati complessi per armonizzare i vari programmi.