Soddisfatti della sentenza del Tribunale amministrativo la garante dell'informazione Mojca Prelesnik e Amnesty International Slovenia che per primi chiesero chiarezza sui contenuti del "vademecum"sulla gestione dei migranti e richiedenti asilo preparato dal Ministero degli Interni e Polizia di Stato. Dalla seconda metà dello scorso anno il numero dei richiedenti asilo sarebbe drasticamente diminuito. Nulla è trapelato sui contentti dei documenti in quanto secretati. In base ai dati statistici e dalle testimonianze dei migranti si evincerebbe, è stato detto, che la polizia di forntiera in molti casi avrebbe ignorato le richieste di asilo e riconsegnato i migranti alle autorità croate.
Negare il diritto di procedura di asilo da parte della polizia sarebbe una pratica illegale e non in conformità con gli accordi internazionali. Non si tratta solo di documenti, ma soprattutto del destino di vite umane ha commentato Blaž Kovač di Amnesty International Slovenia. Dal Ministero degli interni hanno invece fatto sapere che prima di procedere devono studiare bene la sentenza della Corte.
Dall'inizio dell'anno alla fine di ottobre sono stati fermati poco più di 14 mila migranti illegali, un più 72 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 4 mila 440 le persone entrate sempre illegalmente in Slovenia che hanno chiesto protezione internazionale, più 12,4 percento rispetto al 2018. Respinti, soprattutto al confine con la Croazia 3mila 600 migranti, quasi il 12 percento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. (ld)