Nonostante i numeri sempre alti che conferma che la Slovenia sta attraversando una fase di estensione della malattia, la Slovenia è stata inserita dalla Gran Bretagna sulla lista verde, di conseguenza, da domenica i passeggeri che dalla Slovenia faranno ingresso in Inghilterra dovranno esibire solamente il test di negatività al coronavirus. Oltre alla Slovenia sulla lista aggiornata sono entrate in fascia verde pure la Germania, Slovacchia, Romania, Norvegia e Lettonia. Secondo i criteri del Centro europeo per la prevenzione delle malattie la Slovenia è ancora in zona verde per quanto riguarda la diffusione del Covid. Se però l'attuale andamento proseguirà, il paese dovrebbe entrare in zona arancione già la prossima settimana, mentre a inizio settembre passerebbe in zona rossa. Lo hanno annunciato fonti dell'Istituto di ricerca "Jožef Štefan" che invitano la popolazione a vaccinarsi, in particolare chi ha più di 40 anni d’età. L'obiettivo - rilevano i ricercatori - è quello che si vaccini almeno il 90 per cento della popolazione adulta. Attualmente in Slovenia quasi il 100 percento dei nuovi contagi è rappresentato dalla variante Delta, lo ha spiegata l'infettivologa a capo del gruppo di consulenti per la vaccinazione presso l'Istituto nazionale di salute pubblica, Bojana Beović. Questa variante è la più aggressiva e pericolosa per il decorso della malattia, ogni persona che ha contratto questo ceppo del virus può infettarne fino ad altre 9, spiega sempre la Beović. Strutture sanitarie sotto pressione a causa del Covid metterebbero a forte rischio il programma nazionale per la riduzione dei tempi di attesa che dovrebbe scattare proprio ad autunno, ha avvertito Bojana Beović. Gli esperti avvertono che senza una vaccinazione massiccia i rischi per i prossimi mesi restano molto elevati. Al momento ha completato il ciclo vaccinale meno del 39 percento della popolazione, la media nell'Unione Europea è del 60. Alcune aziende concedono come incentivo alla vaccinazione, un giorno di ferie aggiuntivo.
Dionizij Botter