L'aggiornamento quotidiano sul fronte coronavirus in Slovenia. Venerdì 990 contagi a fronte di complessivi 17.264 test. Sono stati 4.541 quelli molecolari, con 725 positivi, il 16 percento. 12.723 i test antigenici, con 265 contagi, il 2,1 percento. Sono 926 le persone ospedalizzate, 62 in meno del precedente rilevamento, 157 in terapia intensiva, 5 in meno. 121 ieri i pazienti dimessi. Sempre ieri sono stati registrati 18 decessi, il bilancio complessivo sale a 3.613. Per quanto riguarda l'ospedale di Isola, l'ultimo aggiornamento parla di 14 ricoverati nel reparto Covid, 3 in terapia intensiva; un decesso.
Novità con la giornata odierna, sabato, per le attività economiche e per i servizi in Slovenia visto il miglioramento del quadro epidemiologico. Il governo ha anticipato la riapertura, inizialmente prevista per la prossima settimana, di gran parte di queste attività, come esercizi commerciali e servizi. Nuovamente aperte rivendite con superficie fino a 400 metri quadrati, a prescindere dal tipo di articoli proposti, nonché' officine, ma soltanto se il personale avrà effettuato il test Covid. I dipendenti dovranno ripeterlo una volta alla settimana. Test che sarà necessario anche per le attività già finora operative, ma a partire dal 12 febbraio. Reazioni contrastanti nel comparto; soddisfazione per la riapertura, ma perplessità su come sarà possibile organizzare l'esecuzione dei test. Oggi ripartono inoltre agenzie immobiliari, centri cosmetici e altri saloni. Tornano operativi pure i centri sciistici, ma solo per i residenti all'interno della regione in cui si trovano le piste da sci. Per utilizzare gli impianti di risalita gli sciatori dovranno avere un attestato di test-Covid antigenico negativo non più vecchio di 24 ore ed effettuato in Slovenia. Il test è obbligatorio solo per gli adulti. Non è necessario per i minori fino a 12 anni di età, che devono comunque essere accompagnati dai genitori, per atleti professionisti, allenatori e personale ausiliario che segue allenamenti o gare.
Delio Dessardo