SI alla riapertura con domani, martedì, dopo quasi tre mesi, del primo triennio delle elementari e degli asili in Slovenia, nelle nove regioni statistiche con un quadro epidemiologico migliore. L'Istituto nazionale di salute pubblica e il gruppo di esperti del Ministero della Salute appoggiano la ripresa della didattica in presenza. Lo ha detto il premier Janez Janša che, in precedenza, intervenuto alla sessione ordinaria della Camera di Stato per rispondere alle domande dei deputati, aveva detto di attendere il parere del Ministero dell'istruzione, dell'Istituto nazionale di salute pubblica e del gruppo consultivo di esperti del Ministero della Salute, concretamente della ministra Simona Kustec, del direttore dell'istituto Milan Krek e dell'infettivologa Bojana Beović, incaricati di dire l'ultima parola sulla riapertura o meno degli istituti. Janša aveva spiegato che il problema si poneva con la comparsa in Slovenia dei primi contagi con la variante inglese del Covid, che si propaga molto più rapidamente e che, secondo studi del Regno Unito, si estende velocemente soprattutto tra i bambini. Ad aggravare la situazione anche il peggioramento della situazione in alcune regioni, tra cui quella Costiero-carsica.
(red)