Il responsabile capo dell'Ispettorato Nazionale per l'Istruzione, Simon Slokar, ha ribadito che il quadro epidemiologico nel Paese è stabile e non presentando marcate differenze tra singole regioni statistiche, l'esecutivo ha deciso di riapre asili e scuole elementari per le prime tre classi in tutto il Paese. Slokar ha riferito che il suo ufficio dalla metà di ottobre ad oggi non ha riscontrato particolari infrazioni nella sicurezza negli oltre 1.400 istituti scolastici ispezionati. Al tempo stesso ha evidenziato che le varie istituzioni educative e formative sono molto ben preparate e rispettano tutte le raccomandazioni dell'istituto Nazionale per la salute pubblica così come le disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. Il personale delle elementari per garantire la massima sicurezza durante le lezioni deve indossare sempre la mascherina protettiva per coprire naso e bocca, stesso dicasi per gli alunni quando lasciano l'aula di riferimento. Sono esentati dall'indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai 6 anni. Sia negli asili che a scuola sono previsti gruppi omogenei onde evitare il più possibile i contatti. Inoltre, il personale degli asili è tenuto ad indossare la mascherina protettiva ogni qualvolta non si trova in contatto con i bambini.
Il responsabile capo dell’Ispettorato Nazionale per l’Istruzione ha concluso con un appello ai genitori - le maschere sono obbligatorie negli istituti educativi, non indossandola, vostro figlio non solo si espone alla possibilità di infettarsi, ma potrebbe anche essere ritenuto responsabile di reato ai sensi della legge sulle malattie infettive.
L'avvocato Damijan Trpin della comunità slovena residente in Italia ha illustrato le dinamiche dell'azione educativa e formativa in Italia durante l'emergenza sanitaria, e le problematiche riscontrate durante la conduzione e la fruizione della didattica a distanza. Per quando riguarda il quadro epidemiologico in Slovenia. Ieri sono stati confermati 959 nuovi positivi al coronavirus a fronte di 12.904 tra test molecolari e test antigenici. I 5.247 test PCR hanno evidenziato 779 casi, mentre i 7.657 test rapidi 180. L'incidenza di positivi dei primi era del 14,8%, quella dei test rapidi 2,4%. Scende sotto quota mille il numero delle persone ricoverate, 988 delle quali 161 in terapia intensiva. 14 persone sono decedute per Covid.
Corrado Cimador