Un ricorso alla Corte Suprema, contro il rapporto approvato dalla commissione elettorale nazionale sui risultati dei tre referendum del 27 novembre scorso, riguardanti altrettante modifiche di legge: sulla riorganizzazione del governo, su RTV Slovenia e sull'assistenza a lungo termine e confermate con largo margine. Il ricorso doveva venir presentato entro la mezzanotte di lunedì, quando scadevano i tre giorni dalla pubblicazione del rapporto sulla Gazzetta Ufficiale. E' stato inoltrato dall'associazione "abitanti consapevoli della Slovenia" e riguarda tutti e tre i referendum. La relazione sull'esito delle consultazioni, quindi, non è ancora definitiva; bisognerà aspettare la decisione della Corte Suprema, che ha trenta giorni di tempo per esprimersi. Ladislav Troha, rappresentante dell'associazione, confermando l'inoltro del ricorso, ha spiegato che è rivolto contro le procedure di svolgimento delle consultazioni. Le commissioni elettorali, così Troha, comunicano l'affluenza ai seggi fino alle 10 e fino alle 16, non invece quella fino alle 19. Ne consegue, secondo Troha, che l'affluenza non viene accertata in base agli elenchi elettorali, bensì in base alle schede scrutinate, da qui il sospetto, così ancora Troha, che ciò venga fatto allo scopo di aggiungere alle urne delle schede precedentemente cerchiate. Per tale motivo propone alla Corte suprema di rivedere l'esito referendario in modo che una speciale commissione, composta da giudici e rappresentanti degli organizzatori della campagna referendaria conteggi tutte le schede confrontando poi il numero totale con quello dei votanti evidenziati nell'elenco elettorale. In seguito al ricorso la relazione sull'esito dei referendum non è ancora giuridicamente vincolante, bisognerà quindi aspettare. Tutto dipenderà dalla rapidità con la quale la Corte suprema si esprimerà; subito o appena dopo le festività di fine anno. Potrebbe decidere con procedura d'urgenza oppure dichiararsi non competente in materia. Il ricorso riguarda infatti l'operato dei comitati elettorali, non il contenuto stesso del rapporto sull'esito dei referendum.
Delio Dessardo