Il Consiglio economico sociale ha esaminato il dossier relativo alla riforma sanitaria preparato dalla Coalizione di Governo. La Confederazione dei Liberi Sindacati la considera una delle riforme sanitarie meglio preparate. Pure i datori di lavoro sostengono in linea di principio i punti di partenza. "Speriamo che questa volta abbia successo" - ha dichiarato Lučka Böhm della confederazione dei Liberi sindacati, secondo la quale tutti i soggetti interessati, compreso l'Istituto di Assicurazione Sanitaria della Slovenia (ZZZS), stanno lavorando all'unisono per lo stesso obiettivo. Tra questi, figurano la riduzione dei tempi di attesa, la salvaguardia dei diritti derivanti dall'assicurazione sanitaria obbligatoria e il miglioramento dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria attraverso la digitalizzazione. "In particolare, la riduzione dei tempi di attesa, è stato posto come una priorità da tenere sempre presente" - ha evidenziato Lučka Böhm e aggiunto - "Gli elementi di riforma presentati alle parti sociali dal Ministro della Salute Danijel Bešič Loredan, pongono davvero al centro l'individuo". I datori di lavoro, che sostengono in linea di principio, le direttrici base per la riforma, sottolineano a loro volta l'importanza di ridurre i tempi d'attesa. "È un punto che dovrebbe essere affrontato prima di ogni altro" - ha dichiarato Drago Delalut dell'Associazione dei datori di lavoro e degli imprenditori della Slovenia. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario, Delalut, che ricopre anche la carica di presidente dell'assemblea dell'Istituto di Assicurazione Sanitaria della Slovenia, ha affermato che sia i datori di lavoro che i dipendenti devono essere a conoscenza di dove vanno a finire i fondi raccolti. Tra i punti di partenza che il Ministero della Salute vuole attuare a partire dal 2024 ci sono le modifiche al sistema salariale dei dipendenti pubblici e la riforma dell'ente assicurativo nazionale. Comprende inoltre la regolamentazione della medicina di famiglia e d'urgenza, la creazione di un unico organo esecutivo e la digitalizzazione. La seconda fase, invece, riguarderà le risorse umane, l'assenteismo, le concessioni e il finanziamento, aspetti e tematiche la cui risoluzione si concretizzerà a partire dal 2025. Le proposte di riforma saranno sviluppate dai gruppi del Consiglio sanitario strategico per area di competenza. Il ministro Bešić Loredan sottolinea l'importanza della trasparenza nella riforma del sistema sanitario. In particolare, evidenzia che bisogna conoscere la destinazione di ogni singolo euro investito nella sanità.
Corrado Cimador