Il rimpatrio dei migranti deve essere effettivo e permanente: lo ha affermato il Ministro dell'Interno sloveno, Boštjan Poklukar, alla riunione informale del Consiglio Giustizia e Affari Interni dell'UE a Budapest. Al contempo, ha invitato la Commissione europea a impegnarsi più attivamente e a offrire assistenza non solo ai paesi dell'Unione europea, ma anche a quelli dei Balcani occidentali. Nella capitale ungherese si è parlato principalmente di migrazioni e di lotta alla criminalità organizzata, comunica il Ministero dell'Interno. Per quanto riguarda il futuro della cooperazione nell'Unione europea, Poklukar ha rilevato che il nuovo sistema legislativo adottato nel quadro del Patto sulle migrazioni e l'asilo, rappresenta la linea guida nella gestione delle migrazioni irregolari. Assieme ai colleghi dell'UE ha posto in rilievo l'importanza di un approccio globale nella gestione delle migrazioni, che includa la conclusione di partenariati adeguati con paesi terzi, una lotta efficace contro le reti che gestiscono il traffico di esseri umani, garantendo risorse finanziarie sufficienti per tutte le attività di contrasto a queste organizzazioni criminali. Poklukar ha sottolineato a tale proposito l'importanza di rimpatriare i migranti che non rispettano le condizioni, cioè che non hanno i requisiti necessari per poter fruire dell'apposito status. Ha invitato la commissione europea ad un coinvolgimento più attivo e a offrire assistenza nel rimpatriare i cittadini provenienti dai paesi dei Balcani occidentali. Nel campo della lotta al traffico di esseri umani, Poklukar ha auspicato che l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, Frontex, concluda al più presto le trattative con tutti i paesi dei Balcani occidentali, diventando pienamente operativa.
Delio Dessardo