Foto: BoBo
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Tutto da rifare per la commissione parlamentare sulle ingerenze della politica nell'operato della polizia. E' probabile che in autunno si riprenderà il filo del discorso a partire da quanto accaduto oggi, ovvero dall'assenza dell'ex ministra Bobnar, che nel governo Šarec fu anche capo della polizia, e del direttore generale degli agenti di sicurezza Lendav, che insieme a lei rassegnò le dimissioni da capo in pectore della polizia - in effetti la sua funzione non fu mai formalmente confermata e rimane ancora vacante - per mancanza di fiducia reciproca con il premier Robert Golob.
La riunione della commissione avrebbe dovuto iniziare a mezzogiorno, ma per primo è stato il quotidiano Delo a rendere nota la notizia che Bobnar e Lendav non sarebbero comparsi, confermata poi dagli avvocati all'agenzia di stampa STA, i quali hanno comunque aggiunto che rimane massima la disponibilità dei due a collaborare con la commissione. Commissione che, quando ha registrato le sole presenze della Segretaria di Stato al Ministero dell'Interno, Tina Heferle, e della Ministra della Pubblica Amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik, che gestì l'interim degli Interni fino alla nomina di Pokljukar, ha deciso tramite il presidente Miha Lamut, deputato di Movimento Libertà, di annullare anche la riunione in programma lunedì.
Lo scopo della commissione, istituita a febbraio, sarà di determinare se i membri del terzo governo di Janez Janša e dell'attuale governo abbiano esercitato delle interferenze politiche in specifici processi preliminari per influenzare il lavoro della polizia slovena.