Deluso il leader del Partito dei pensionati, Ljubo Jasnič, che aveva sostenuto la linea delle dimissioni dei deputati, visto che spesso non si attengono alla linea del partito nelle cui file sono stati eletti. Due fazioni in seno al Desus avrebbero raggiunto un compromesso secondo il quale i parlamentari sotto accusa restano al loro posto nell'aula parlamentare, ma è stato loro trasmesso un promemoria delle principali questioni da discutere alla Camera di Stato e le posizioni in merito del Desus. Come ricordiamo all’interno del partito si è creata una spaccatura tra due fazioni, la prima aveva ipotizzato l’esonero dell’attuale vicepresidente del Desus, Brigita Čokl, questa come ricordiamo è entrata in conflitto con i deputati del partito. Mentre la seconda quella composta dal gruppo parlamentare sostiene che il consolidamento del Desus non è attuabile con l’attuale Presidente, Ljubo Jasnič. Quest’ultimo ha intanto detto che le sue dimissioni dopo soli tre mesi alla guida del Desus sarebbero irresponsabili. “Bisognerà fare di tutto affinché il Desus torni ad essere un partito serio” ha detto Jasnič confermando le indiscrezioni dell’assenza del deputato Branko Simonovič alla seduta del Comitato esecutivo del partito, questo aveva infatti affermato che sta valutando di abbandonare il Desus. Jasnič ha poi spiegato che la seduta del Consiglio esecutivo è saltata inquanto i punti all’ordine del giorno erano troppi: tra le decisioni approvate al consiglio esecutivo vi sono la proposta di fissare a 100 euro la gratifica natalizia destinata ai pensionati e 300 l’indennità feriale.
Dionizij Botter