Trovare una soluzione rapida per garantire un adeguato finanziamento all'agenzia stampa STA, mantenendone l'autonomia. Il governo sloveno deve farlo in conformità con la legislazione nazionale rileva la commissione europea rispondendo ad un quesito posto dalla stessa STA in riferimento alla campagna di donazioni avviata per aiutare l'agenzia. Il portavoce dell'esecutivo comunitario per le questioni giuridiche, Christian Wigand, giudica ammirevole la campagna di solidarietà all'interno del settore dei media, evidenzia comunque che le agenzie stampa pubbliche non dovrebbero essere costrette a ricorrere a questi sistemi per risolvere i problemi finanziari. Wigand conferma di aver ricevuto la lettera inviata martedì dai dipendenti della STA, relativa al blocco dei finanziamenti.
E ieri sera duro confronto tra il direttore della STA, Bojan Veselinovič, e il direttore dell'ufficio governativo per le comunicazioni, Uroš Urbanija, nel corso di un dibattito su TV Slovenia. Veselinovič ha detto che il finanziamento dell'agenzia non può dipendere dalla buona volontà del fondatore, esistono precise leggi in materia; Urbanija ha sottolineato dal canto suo che prima bisogna risolvere una serie di questioni, tra cui la verifica della gestione dell'agenzia, ovvero l'utilizzo dei fondi stanziati. "L'ufficio non ha ancora ricevuto la documentazione richiesta", ha rilevato, aggiungendo che i mezzi verranno stanziati una volta risolti alcuni problemi di natura legale. Urbanija ha poi insistito sulla definizione dei criteri in base ai quali il servizio pubblico dovrebbe essere finanziato. Intanto Veselinovič intende denunciare il premier Janša, che in un tweet lo aveva definito "complice di omicidio", per la morte di un giornalista. Concretamente, si tratta di un fatto risalente al 2009, quando Veselinovič aveva notificato un avviso di licenziamento straordinario all'allora redattore responsabile dell'agenzia, Borut Meško, successivamente morto per malattia.
Delio Dessardo