Ai presidi il compiti di controllare e in caso di violazioni iniziare il procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti che a scuola non rispetteranno uno dei criteri GVT previsti dal decreto, ovvero guariti, testati o vaccinati. Il rifiuto, non giustificato, equivale alla violazione del contratto di lavoro, scrive nella circolare ministeriale inviata ai presidi di scuole e asili. La preside della scuola elementare italiana Vincenzo e Diego de Castro di Pirano Nadia Zigante. "Il dipendente che non rispetta le norme va prima ammonito e poi iniziato il procedimento per il licenziamento. Penso sia una cosa abbastanza grave avere questa responsabilità, perchè poi sappiamo che ci sono quelli che combattono con leggi e contro leggi, ovunque troviamo persone che si rifiutano di fare il test fai da te o il tampone presso le aziende sanitarie e di portare le mascherine. Questo vale anche per gli alunni. Noi siamo in dovere di vigilare e segnalare e non sanzionare."
Anche rifiutarsi di indossare la mascherina in classe può, secondo la circolare ministeriale, rappresentare una violazione del contratto di lavoro, questo per quanto riguarda l'insegnante, mentre il preside non puo vietare all'alunno senza mascherina di assistere alle lezioni. Il dirigente dovrà informare i genitori del ragazzo, dopodichè entrerà in gioco l'Ispettorato scolastico. Il presidente dell'Associazione slovena dei presidi Gregor Pečan ha espresso soddisfazione per la circolare ministeriale, finalmente abbiamo delle indicazioni chiare su come muoverci, anche se arrivate con un anno di ritardo, ha commentato.