Buone notizie per il sistema bancario bancario sloveno. L'agenzia Standard&Poor's ha migliorato il rating della Nova Ljubljanska Banka; la privatizzazione dell'istituto rassicura dunque i mercati. La valutazione resta alla doppia B, ma con previsioni positive a lungo termine. Dalla NLB fanno sapere che indubbiamente tiene conto della buona gestione dell'istituto di credito e della sua parziale privatizzazione.
Una settimana fa era stata l'agenzia Moody's a promuoverla di due gradini, con l'outlook in positivo, sempre con la stessa motivazione, sottolineando in particolare i progressi concreti nel processo di privatizzazione della Banca che, secondo Moody's, elimina le incertezze legate alla sostenibilità a lungo termine nella gestione dell'istituto. Prima ancora, a novembre, era stata l'agenzia Fitch a correggere al rialzo le quotazioni della NLB. Ricorderemo che nel quadro dell'offerta pubblica, lo stato sloveno ha venduto il 59,1 percento del pacchetto azionario, incassando poco meno di 609 milioni di euro; successivamente si è arrivati al 65 percento, per complessivi 670 milioni. Ora lo stato detiene ancora il 35 percento delle azioni. In base agli impegni assunti con la commissione europea, la quota deve ridursi al 25 percento più una azione. Il restante 10 percento dovrebbe venir ceduto a primavera o inizio estate 2019. La privatizzazione della Nova Ljubljanska Banka era la condizione per il nullaosta di Bruxelles agli aiuti di stato, con i quali a fine 2013 era stato portato a termine il maxisalvataggio delle banche slovene, con in testa proprio la NLB. Gruppo che nei primi nove mesi di quest'anno ha realizzato utili per oltre 158 milioni di euro. Alla Borsa di Lubiana le azioni della NLB hanno chiuso la settimana a quota 58 euro. La Holding statale incaricata di gestire l'operazione di vendita del principale istituto bancario sloveno aveva fissato il prezzo dell'offerta pubblica a 51,50 euro; il guadagno in Borsa è quindi notevole.