Il mondo sta diventando sempre più autoritario poiché i regimi non democratici sono ancora più arroganti nella loro oppressione; vari paesi democratici stanno invece registrando un declino della democrazia a causa delle restrizioni alla libertà di espressione e dell'indebolimento dello stato di diritto. Lo rileva il rapporto dell'Istituto internazionale per la democrazia e l'assistenza elettorale, con sede a Stoccolma. La situazione si sta deteriorando anche in Slovenia, evidenzia ancora il documento. Molti paesi hanno indebolito lo stato di diritto e ciò potrebbe diventare una nuova normalità a causa delle restrizioni pandemiche. Tra gli esempi più preoccupanti del declino dello stato di democrazia il rapporto cita Brasile e India. Ma preoccupa anche il calo negli Stati Uniti e in tre paesi membri dell'Unione Europea: Ungheria, Polonia e Slovenia. Nel rapporto, l'istituto avverte che la democrazia è in declino in questi tre stati europei e si sta creando un vuoto pericoloso attorno ai principi e ai valori democratici sui quali si fonda l'Europa comunitaria, rappresenta inoltre un serio monito per la mancanza di strumenti efficaci a difesa della democrazia nell'UE. Per quanto riguarda la Slovenia, il rapporto parla di deterioramento della situazione in vari settori da quando l'SDS, il partito democratico del premier Janša, è arrivato al potere lo scorso anno. Viene citato tra l'altro il coinvolgimento di esponenti di rilievo del governo contro i media critici e la sfera accademica, tentativi di interferenza nell'operato delle istituzioni di vigilanza indipendenti e contro la comunità LGBT. Tra i casi evidenziati nel rapporto, il mancato pagamento del servizio svolto dall’agenzia di stampa STA, /questione lo ricordiamo ora in via di soluzione/, le proposte di riforma della legge sui media che metterebbe a rischio l'autonomia di RTV Slovenia e STA.
Delio Dessardo