La prima edizione della Settimana del Cinema Italiano nel Mondo si apre questa sera con "La grande bellezza" di Sorrentino. Il programma include film realizzati negli ultimi venti anni da Garrone, Benigni, Crialese, Olmi e Soldini. Le proiezioni si svolgeranno presso la Cineteca di Lubiana, che ieri ha ospitato un evento di anteprima, con la proiezione del film "Gli indesiderati d'Europa", cui è seguito un dibattito.
"Come si evince dal titolo - esordisce il regista Fabrizio Ferraro, tra gli ospiti della serata - si tratta di un film che riguarda le nostre contraddizioni quotidiane, anche se parla di eventi storici avvenuti nel '39 e '40. È un film che attraversa dei confini, sia dal punto di vista storico-politico, ma anche cinematograficamente cerca di esplorare e rompere i confini della gabbia del cinema mainstreaming, più classico, dove il racconto e la star compongono l'opera cinematografica".
"E' un'epoca interessante - prosegue il regista - perché è un'epoca di passaggio, non sappiamo cosa accadrà veramente. È un'epoca di passaggio per il sapere in generale: noi abbiamo la fortuna, anche se paradossalmente siamo molto angosciati, di vedere contemporaneamente la presenza di due dogmi: il dogma analogico, che ancora possiamo riscontrare, e il dogma di quella che è già vissuta considerare la verità digitale. Però non sappiamo cosa accadrà, è interessante vederle insieme - conclude Ferrato - e provare a scoprire qualcosa".