Non senza ostacoli il cammino del settimo maxi pacchetto di leggi per mitigare gli effetti del covid sull'economia. Oggi la proposta è in dibattito al Comitato Finanze, domani approderà sui banchi parlamentari. Il valore degli interventi va dai 550 ai 600 milioni di euro, ha dichiarato il ministro delle finanze Andrej Šircelj. I partiti di maggioranza, SDS e NSi, hanno proposto che alle aziende che violano i decreti governativi anticovid non vengano concesse le sovvenzioni statali, facendo l'esempio dell'impiando sciistico di Krvavec che nonostante i divieti, l'apertura è stata concessa a partire dal primo gennaio, ha riaperto nei giorni scorsi. Ai gestori dell'impianto di risalita sono state comminate multe per 16.000 euro.
L'opposizione si dice molto critica nei confronti dei provvedimenti in campo sociale, i sindacati sono contrari alla proposta dei pensionamenti obbligati per chi ha maturato tutte le condizioni, protestano anche gli studenti. Tra gli emendamenti proposti anche quello congiunto firmato dai direttori delle 13 Camere di commercio regionali e indirizzata ai deputati della Camera di Stato.
"Con l'emendamento proposto chiediamo che gli aiuti statali vengano confluiti nella voce investimenti", rileva Robert Rakar, direttore della Camera di commercio del Litorale, " investimenti nelle nuove strutture, nelle nuove tecnologie, nello sviluppo. Lo Stato dovrebbe dire - va bene, se usi gli aiuti del 2020 nel 2021 non c'è bisogno di restituire i mezzi. Le aziende avrebbero così delle risorse aggiuntive, che tutte le aziende europee hanno per poter investire nel futuro. La quota degli investimenti in Slovenia sarebbe così maggiore e questo preserverebbe i posti di lavoro e ne aprerebbe altri. Tutto questo ci sembra più che logico. Però diciamo che lo Stato non sente da questo orecchio e quindi abbiamo mandato questo emendamento direttamente ai nostri parlamentari. Poi si vedrà cosa succederà nei prossimi giorni." (ld)