La ricorrenza è stata istituita nel 2007 e cade ogni primo venerdì di agosto. Un'occasione, oltre che per gustare un bicchiere di birra, per fare il punto sull'andamento dei mercati e anche sulle produzioni che, accanto alle grandi fabbriche, soprattutto in Europa, provengono sempre di più da piccoli birrifici artigianali. L’appuntamento principale in Slovenia si svolgerà a Petrovče, un piccolo inserimento del Comune di Žalec, circondato dai campi di luppolo, l’obiettivo è quello di innalzare la cultura del consumo della birra. L’evento viene organizzato dall’Associazione dei birrifici nazionali e vuole puntare a sensibilizzare le persone sul consumo moderato e responsabile dei prodotti alcolici, l’innalzamento della reputazione dell’Intero settore produttivo e un maggiore collegamento tra i produttori per ampliare l'offerta turistica dal punto di vista globale. A Žalec, piccola città della Savinjska, nota per la fontana della birra, si svolgerà invece il “Krigl fest” dove avranno l’occasione di presentare i loro prodotti i piccoli birrifici artigianali. Oltre alle degustazioni di birra, il festival offrirà anche esibizioni musicali, specialità culinarie e altre attività. In base ai dati diramati dall’Ufficio di statistica nazionale, nel 2022 i nuclei famigliari hanno speso in media 137 euro per la birra, ovvero 57 euro per membro. A giugno di quest'anno, la birra è rincarata del'1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il prezzo medio al dettaglio di un litro di birra l'anno scorso era di 3,51 euro, mentre l'anno precedente era di 1,93 euro. In Slovenia, nel 2022 operavano 69 birrifici, quasi cinque volte di più rispetto al 2008. In questo periodo, il fatturato dalla vendita della birra è aumentato di quasi un terzo, superando i 200 milioni di euro; ammonta invece a 32 milioni di euro il fatturato ricavato dalle esportazioni di birra, di questa il 36 per cento era destinato al mercato croato.

Dionizij Botter

Foto: Pixabay
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