Irena Šinko del Movimento libertà, candidata alla guida del Ministero dell’agricoltura ha convinto i membri del comitato preposto puntando soprattutto sull’autosufficienza alimentare. “Dobbiamo cambiare i processi produttivi nel settore dell’agricoltura nel rispetto dell’ambiente e utilizzare le risorse naturali senza creare eccessivi danni all’ambiente e ottenere la neutralità climatica” ha spiegato la Šinko ottenendo luce verde dal preposto comitato con dieci voti a favore e quattro contro. Secondo la Šinko in futuro l’agricoltura dovrà essere sostenibile “il cibo prodotto localmente, in sicurezza e tradizionalmente, e si dovrà preservare la biodiversità” ha spiegato sottolineando che però “molto dipende dai fattori esterni, che incidono sulle fluttuazioni dei prezzi del mercato, la presenza di malattie e parassiti, calamità ambientali, condizioni metereologiche sfavorevoli e la guerra nella nostra regione”. Bisognerà puntare su una maggiore collaborazione tra gli attori della catena agroalimentare e incentivare le nuove generazioni. Anche Bojan Kumer, candidato alla guida del Ministero delle infrastrutture anche lui del Movimento Libertà, già due volte segretario di stato, ha superato con successo l’audizione, puntando sulle potenzialità offerte dall’infrastruttura ferroviaria e sul fondamentale passaggio alla mobilità sostenibile e green. “Per lo sviluppo sono fondamentali dei buoni collegamenti per il trasporto merci dove si punterà al passaggio verde sia nel settore delle infrastrutture che in quello energetico”. Tra gli obiettivi sui quali Kumer intende agire immediatamente vi sono i rincari energetici con la possibile regolamentazione dei prezzi. L’esecutivo intende suddividere in ministero in due, in quello all’infrastruttura e a quello per i cambiamenti climatici e energia, di conseguenza Kumer andrà a guidare il secondo, mentre il Ministero’ delle infrastrutture verrà assegnato ad Alenka Bratušek.
Dionizij Botter