Il ministro della Cultura, Vasko Simoniti, intervenuto su Slovenia 1, ha affermato di non avere alcun rancore nei confronti di Igor Samobor. Questi, ricordiamolo si è dimesso dal ruolo di direttore del Teatro nazionale sloveno Drama Lubiana, citando tra i motivi la mancanza degli interventi di ristrutturazione dell'edifico fatiscente da parte del governo. Puntando il dito contro il Ministro Simoniti, il collettivo degli operatori del settore culturale aveva detto che Simoniti sta inoltre prendendo di mira i soggetti più vulnerabili come le Ong. Simoniti ha detto di aver incontrato per ben quattro volter Samobor, ammettendo che non ha incontrato il direttore della Drama a quattrocchi siccome il progetto è molto costoso, inizialmente stimato a 60 milioni di euro, iva esclusa, mentre di circa 75 milioni di euro iva inclusa, mentre il costo finale iva esclusa ammonterà, ha spiegato Simoniti, a 45 milioni di euro. Simoniti ha poi precisato che la nuova bozza del programma culturale prevede lo slittamento dei lavori di ristrutturazione dello stabile al 2023, mentre la somma dell’investimento dovrebbe ammontare a 21 milioni di euro. Il Ministro ha inoltre evidenziato che negli ultimi anni sono stati destinati 4 milioni di euro per i lavori di manutenzione, 2,3 solamente nell’anno passato. Solamente i lavori di risanamento dei danni causati dalle inondazioni dell’anno corrente sono stati 330 mila euro “stanziati per garantire il proseguimento dei programmi portati avanti dal teatro”. Secondo il Ministro però i problemi da risolvere sono ancora numerosi, tra i quali quello legato ai permessi per gli interventi da compiere. “La ristrutturazione andrà avanti”, ha rassicurato Simoniti ma “nella massima trasparenza e legalità “.
Dionizij Botter