Il nuovo modello occupazionale della società Luka Kopar continuerebbe a violare le normative sull'impego. Lo dicono la Confederazione sindacale 90 e i sindacati costieri. Il modello, rilava Peter Majcen presidente della Confederazione 90 non offre garanzie che si possa superare l'illegalità in cui hanno operato i cosiddetti prestatori di servizi portuali per oltre 20 anni. I lavoratori interinali continuano ad essere sfrutatti, sottopagati, quasi invisibili ed ora stanno iniziando a perdere anche il lavoro. E' il caso di una trentina di lavoratori dell'agenzia MD-SKIP che in questi giorni stanno ricevendo le lettere di licenziamento.
La società Luka Koper deve assumersi la responsabilità per quanto sta succedendo e impiegare direttamente tutti i lavoratori che versano in questa situazione precaria, dicono dal sindacato. Con il nuovo modello occupazionale a tre pilastri, che si rifà a quello previdenziale, 300 persone sono state regolarmente assunte, 300 continuano a lavorare tramite le agenzie interinali, 500 sono i dipendenti esterni o in "outsourcing".
Sono infondati i timori di Luka Koper, ancora Damjan Volf segretario generale della organizzazione sindacale costiera KS90, secondo cui le nuove assunzioni graverebbero sul bilancio, non ci sarebbero le coperture necessaria. Fatto questo che non regge se vanno presi in esami i profitti della società, ha ancora aggiunto.
Nell'ultimo periodo Luka Koper ha aumentato del 41% il numero dei dipendenti, toccando quota 1558, il costo del lavoro è incrementato del 25 percento mentre le spese per i servizi sono diminuite. (ld)