Foto: BoBo
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Centinaia di persone, tra cui rappresentanti istituzionali, fiduciari e aderenti al sindacato dell'istruzione, dell'educazione, della scienza e della cultura Sviz, si sono riuniti in una manifestazione davanti all'edificio del governo. La manifestazione non ha interferito con il normale funzionamento delle scuole, asili nido, istituti superiori e istituzioni culturali. Il segretario generale di Sviz, Branimir Štrukelj, ha dichiarato che l'obiettivo della manifestazione è spingere il governo a rivalutare la sua proposta salariale o a ritirarla, minacciando ulteriori azioni se le richieste non saranno prese in considerazione. Sviz critica la proposta governativa, sostenendo che non risolve le disparità salariali, ma le sposta in un nuovo sistema retributivo, creando ulteriori squilibri nel settore dell'istruzione e della cultura. Il sindacato Sviz si oppone al congelamento dell'aggiornamento dei livelli retributivi fino al 1° gennaio 2028 e all'eliminazione dei titoli professionali nell'istruzione e nella cultura, ritenendo che ciò svaluti la professionalità. Queste disparità retributive coinvolgono più di 36.000 lavoratori, una situazione ritenuta inaccettabile. Il governo sembra non prendere sul serio le preoccupazioni del sindacato nonostante il rifiuto della proposta, e il sindacato minaccia di intensificare le proteste con uno sciopero se le loro richieste non verranno ascoltate. Le richieste principali del sindacato includono l'eliminazione dei ritardi retributivi nei settori dell'istruzione, della scienza e della cultura, il mantenimento dei titoli professionali e l'eliminazione delle disparità salariali nella parte inferiore della scala salariale. Durante la manifestazione, i partecipanti hanno enfatizzato l'importanza dell'istruzione e hanno chiesto di non risolvere i problemi a spese del personale. Il Segretario Generale dello Sviz ha avvertito che svalutare il lavoro educativo, scientifico e creativo minaccia il futuro del paese e mette in discussione la qualità della vita della popolazione. La carenza di insegnanti e altro personale nell'istruzione superiore è stata definita una grave crisi. Alcuni altri sindacati hanno espresso il loro sostegno alla manifestazione, annunciando una lotta comune per le richieste sindacali. Tutti e otto i sindacati, inclusi quelli nella Confederazione, tra cui Sviz, manterranno una posizione ferma sia al tavolo delle trattative che in piazza.


Corrado Cimador