“Da oggi tutte le coppie dello stesso sesso possono godere esattamente degli stessi diritti di tutti gli altri. Quindi nessuno perde nulla, ma guadagna questa minoranza, che è stata discriminata nel corso della storia”.
Utilizza parole cariche di significato il ministro del Lavoro, Famiglia, Affari Sociali e Pari Opportunità, Luka Mesec, nel commentare l'entrata in vigore degli emendamenti al codice di famiglia, secondo i quali il matrimonio è un'unione vitale fra due persone, quindi non più fra un uomo e una donna. E allo stesso tempo anche le coppie omosessuali potranno adottare un bambino.
Soddisfazione anche nella comunità LGBT+ per quella che è considerata una vittoria della società civile più che della politica. Secondo il presidente dell'associazione Legebitra, Sebastjan Sitar, il matrimonio per molte coppie della comunità arcobaleno è un simbolo di amore, impegno e stabilità, e deve quindi essere un'istituzione accessibile a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Ma per Mesec e la truppa parlamentare di Sinistra il prossimo obiettivo per l'inclusività delle minoranze nella società civile consiste nel garantire anche alle mamme single un accesso senza discriminazioni alla fecondazione assistita.
Anche la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, ha voluto inviare un messaggio di congratulazioni, nel quale ha sottolineato che i diritti umani non sono né di destra né di sinistra, ma universali. E, ha aggiunto ancora Pirc Musar, non devono mai essere dati per scontati ma, al contrario, sono da conquistare ogni giorno.
Valerio Fabbri