La riunione riprenderà in tarda mattinata, le decisioni sono attese nel primo pomeriggio. Sul tavolo del Governo il piano allentamenti già esaminato in serata. La media dei contagi giornalieri negli ultimi sette giorni e il numero degli ospedalizzati, i due paramentri fondamentali per il passaggio tra le fasce previste dalla strategia di uscita dalla crisi pandemica, sono scese al di sotto della soglia dei 1000, che farebbero scattare le misure previste dalla fase arancione. Tra cui il rientro a scuola degli alunni dalla quarta alla nona classe delle elementari e degli studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori, una misura che la settimana prossima interesserebbe solamente la parte occidentale del paese, quindi anche la regione costiero carsica, in quanto nelle regioni della Slovenia orientale iniziano le vacanze invernali, qui l'ultima settimana di febbraio. Il semaforo arancione prevede inoltre esami e seminari in presenza nelle Università, consentiti gli assembramenti fino a 10 persone, la revoca del divieto di spostamento tra comuni e regioni e la riapertura di altre attività commerciali.
Permarrebbe ancora in vigore il coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino, nonostante il parere favorevole degli epidemilogi. Alcuni provvedimenti in vista dell'odierna riunione saranno rivisti e integrati, scrive l'Ufficio comunicazione del Governo, nonostante il miglioramento del quadro epidemiologico, la situazione resta seria e c'è preoccupazione soprattutto per la duffusione delle nuove varianti, più contagiose, del virus.
Il Governo ha comunque deciso di inserire anche i commessi e chi lavora negli esercizi commerciali a contatto con la clientela, per i quali vige l'obbligo del test rapido ogni 7 giorni, nella lista prioritaria per effettuare il tampone alla pari degli operatori sanitari e dipendenti della scuola. (ld)