Ieri in apertura di lavori i parlamentari non hanno approvato l'ordine del giorno facendo così rinviare tutto. 42 i voti a favore e altrettanti contro. Il premier Janša e il capogruppo del partito Democratico hanno definito la votazione come assurda. La situazione si è venuta a creare per la mancanza di alcuni deputati dalle file della coalizione di centro destra, fatto sta che ieri come non mai il governo Janša si è reso come non mai che ogni voto conta per poter fare funzionare la coalizione. Il Presidente della camera, Igor Zorčič ha precisato che i punti all’ordine del giorno verranno probabilmente discussi nelle prossime sedute straordinarie della camera, ma tutto dipenderà dalle consultazioni con i capigruppo dei partiti. “Per la mancata approvazione dell’ordine del giorno, la seduta della camera di maggio è stata rinviata, ciò non indica però che non verrà discussa in futuro la denuncia costituzionale ai danni del premier” ha spiegato Marjan Šarec dell’omonima lista. La coalizione di centrosinistra ha già raccolto e inviato le 43 sottoscrizione per l’indizione della seduta straordinaria della camera. I rappresentanti di centro sinistra sono convinti che l’attuale esecutivo non ha più i numeri necessari per governare “non sono in grado di approvare l’ordine del giorno e arrivato il momento di andare al voto” è stato il commento del coordinatore della Levica-Sinistra, Luka Mesec. Precedentemente il collegio di presidenza della camera aveva confermato la composizione degli organismi parlamentari, con la ridistribuzione degli incarichi. Operazione necessaria dopo l'uscita di alcuni deputati dall'SMC, passati al gruppo indipendente e la nuova posizione del Desus, che non fa più parte della coalizione di governo. Prosegue intanto il braccio di ferro che coinvolge da mesi ormai l’esecutivo e l’agenzia stampa nazionale, STA. La rete legale per la protezione della democrazia ha presentato una denuncia penale contro il direttore dell'ufficio governativo per le comunicazioni, Uroš Urbanija presso la procura di Lubiana per inosservanza degli obblighi di legge nei confronti dell'agenzia stampa STA. È accusato di aver interferito con l'indipendenza editoriale dell'agenzia, causando danni patrimoniali per oltre mezzo milione di euro, intaccando gravemente il ruolo di servizio pubblico, con la conseguenza che la STA svolge da mesi il suo ruolo senza venir pagata.
Dionizij Botter