MMC RTV SLO Foto:
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Toni pacati in quello che è stato il penultimo confronto elettorale che la televisione pubblica ha organizzato in vista del voto di domenica. I candidati si sono confrontati su temi importanti che hanno riguardato ad esempio la responsabilità politica di chi siede in parlamento alla luce del lavoro svolto in questa legilsatura dalle quattro commissioni d'inchiesta istituite ad hoc. Dubbi per il Democratico Logar sull'ammissibilità della candidatura del socialdemocratico Franc Križanič, ex ministro delle finanze, sotto inchiesta per i casi della TEŠ 6 e Nova ljubljanska banka. legittimo il lavoro delle commissioni per Matej Vatovec della Sinistra. Per Alenka Bratušek hanno svolto un grande lavoro ma saranno gli elettori a decidere sulle sorti dei candidati coinvolti in scandali più o meno gravi. Parola alle urne anche per Nuova Slovenia, Partito popolare e Desus secondo cui ci vorrebbe una legge particolare per ripulire la politica dai personaggi ambigui. Ne etica ne morale, questa la posizione unanime, la decisione del governatore della Banca di Slovenia, Jazbec - interessato da un procedimento giudiziario - di lasciare Lubiana per un prestigioso incarico a Bruxelles con in tasca una buonauscita di 75 mila euro. Pareri discordanti sulla durata dei mandati dei giudici, i partiti di centro sinistra si dicono favorevoli ad un incarico illimitato, e sulla nomina dei magistrati da parte del parlamento. Tutti i candidati presenti hanno invece concordato sul fatto che la giustizia è troppo lenta e che la fiducia della gente nella stessa è paurosamente in calo; secondo la Sinistra e il Parito del centro moderno anche perchè vige la regola del doppio stato di diritto. Tra i temi affrontati anche il sistema elettorale che andrebbe cambiato. Proporzionale si ma con l'introduzione del voto preferenziale la proposta più gettonata. Per Nuova Slovenia e Democratici sarebbe preferibile il modello tedesco.