La Slovenia si avvia a elezioni politiche anticipate. L'aria di crisi si respirava dal novembre scorso quando l'esecutivo di minoranza guidato da Marjan Šarec, dopo aver perso la maggioranza in Parlamento in seguito al passaggio all'opposizione del partito Sinistra a causa del mancato trasferimento nell'assicurazione sanitaria obbligatoria di quella integrativa, che andrebbe di conseguenza cancellata, ha incrinato i rapporti anche tra le altre formazioni dell'esecutivo di minoranza. La scorsa settimana c'è stato il cambio al vertice del Partito dei pensionati, che fa parte della coalizione di Governo. Il suo leader incontrastato, il Ministro della Difesa, Karl Erjavec, è stato sconfitto da Aleksandra Pivec, Ministra dell'agricoltura. E le ripercussioni sono state immediate; Erjavec ha annunciato le proprie dimissioni da Ministro dichiarando di voler abbandonare la politica dopo aver guidato per più di quindici anni il partito e aver ricoperto vari incarichi di Governo.
Nel frattempo, l'opposizione con in testa l'ex Premier Janez Janša reclamava le dimissioni di Šarec e dell'esecutivo. Esecutivo sempre più in difficoltà per far passare qualsiasi provvedimento in Parlamento e i voti dei due deputati della minoranza italiana e ungherese a quel punto non sufficienti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, prima ancora della nomina del futuro ministro della Difesa, è stata la mancata abolizione dell'assicurazione sanitaria integrativa. Prima si è dimesso il Ministro delle finanze, Andrej Bertoncelj, che ha motivato la decisione spiegando di essere contrario alla cosiddetta "valvola di sicurezza" la quale prevede che il deficit prodotto nel settore della sanità venga coperto direttamente da fondi di bilancio - che vedeva del resto d'accordo il Premier Šarec e i sindacati - ma contraria l'opposizione e con essa i datori di lavoro e le case assicuratrici.
La domanda al momento senza risposta è: elezioni anticipate o un nuovo governo? "Il punto è che l'attuale governo è in carica da solo un anno e mezzo, in particolare le formazioni che con le elezioni rischiano di uscire di scena sicuramente faranno del loro meglio per ritardarle. I neopresidenti di partito, Zdravko Počivalšek (SMC) e Aleksandra Pivec (Desus) non hanno ancora palesato le loro intenzioni, ovvero violeranno gli impegni dei loro predecessori per dar vita a una coalizione con Janez Janša? Intanto il Ministro dello sviluppo economico e della tecnologia Počivalšek ha precisato che le dimissioni del premier non significano a priori elezioni anticipate. Per il Presidente della Camera di Stato Dejan Židan, il parlamento potrebbe venir informato delle dimissioni già mercoledì e ipotizza anche una data per il voto nella seconda metà di aprile.
Per Janez Janša, infine, le elezioni anticipate sono l'opzione più probabile.
Corrado Cimador