A causa dell'epidemia sono morte due persone: la prima a Šmarje pri Jelšah, la seconda all'Istituto per le malattie respiratorie di Golnik. Il bilancio complessivo e' ora di nove decessi. I test effettuati in tutto fino a giovedì sono stati 18 mila 369, mille 75 solamente ieri. Le persone che attualmente sono ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono 22. Il numero complessivo delle vittime è invece di sei persone. Il Centro clinico di Maribor ha intanto deciso di attivare la fase 5, ovvero quella che prevede attivi solamente i reparti d’urgenza. Chiusi i restanti ambulatori. L'esecutivo si riunirà oggi per discutere delle proposte che hanno l’obiettivo di sostenere le persone colpite finanziariamente dal Covid 19, queste misure fanno parte del più ampio pacchetto, la cosiddetta mega legge, che il premier Janša vorrebbe mettere al voto della Camera entro la fine del mese. Se approvata, la legge andrebbe a garantire una serie di agevolazioni e aiuti alle persone per i mesi di aprile e maggio, con effetto retroattivo. Il Ministro degli interni, Aleš Hojs è intanto impegnato in una serie di incontri con i gruppi parlamentari per verificare se ce il sostegno necessario per l’attivazione dell’articolo 37 sulla difesa che prevede lo schieramento delle forze armate con compiti di controllo lungo i confini. La misura, secondo i proponenti, ha l’obiettivo di alleviare il lavoro svolto dalle forze dell’ordine. In questo momento però sembra che la proposta non goda del sostegno necessario da parte dei gruppi all’opposizione. E intanto il governo ha già attivato un conto corrente che ha l’obiettivo di raccogliere i fondi per le casse del fondo di riserva destinati alla lotta la coronavirus. L’utilizzo delle risorse verrà presentato mensilmente dal Ministero delle finanze. Tra le notizie positive, invece troviamo un netto calo dei reati commessi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, lo dice la polizia. Questa tendenza è dovuta al fatto che le persone escono meno di casa. In calo anche i casi di violenze tra le mura domestiche. Hanno fatto ritorno in Slovenia questa mattina invece i 50 turisti sloveni con un aereo umanitario partito da Madrid. Primo caso di contagio da coronavirus nelle forze armate slovene. Identificati e sottoposti al test del tampone tutti i militari entrati in contatto con il collega colpito dalla malattia. Sono risultati negativi. Sanificati gli spazi frequentati dal militare, fanno sapere dall'esercito.