Iniziata alle nove la seduta durerà complessivamente otto ore, al termine il voto a scrutinio segreto. Si tratterebbe del terzo mandato di Janša. In caso di luce verde, numeri alla mano questa è molto probabile, quasi scontata, il leader SDS avrà 15 giorni di tempo per la nomina dei ministri. Dopo le dimissioni di Marjan Šarec la Slovenia aveva due opzioni, elezioni anticipate o tentativo di formare una nuova coalizione, ha detto Janša nel suo intervento introduttivo. La nuova coalizione si occuperà in primo luogo di quanto unisce e lega il paese, che può fare di più di quanto mostra in questo momento. Assieme al decentramento Janša ha parlato anche di meno burocrazia, che ostacola lo sviluppo.

Il nuovo accordo di coalizione stipulato con l’SMC, NSI, DESUS e con l’appoggio dei due deputati delle minoranze italiana e ungherese rappresenterà la base per il funzionamento del governo e nel bene del paese. Lo sviluppo va raggiunto con misure che non necessitano ulteriori finanziamenti, dice sempre Janša, ma il consenso anche dell’opposizione. In particolare, Janša ha fatto riferimento alla creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo dell’imprenditoria.

Come ricordiamo Il leader dell'SDS ha raggiunto un'intesa con partito del centro moderno, Nuova Slovenia e Desus e la scorsa settimana è stato firmato un contratto di coalizione. Salvo sorprese, Janša dovrebbe ottenere i voti necessari. E dall'SMC, che farà parte della coalizione è uscito il leader storico Miro Cerar, fondatore della formazione politica con la quale nel 2014 aveva nettamente vinto le elezioni anticipate, conquistando ben 36 seggi. Lascio l'SMC, cosi Cerar, perché non lo riconosco più come mio partito, ha perso la propria dignità. Zorčič sempre ha ribadito che l’SMC continuerà a essere una formazione liberale di centro sinistra, Zorčič sarà appunto secondo fonti ufficiose il sostituto di Dejan Židan alla Presidenza delle Camera. Sempre secondo voci di corridoio pure il Partito di Zmago Jelinčič, quello nazionale potrebbe garantire il sostegno a Janša, il deputato Ivanuša lo ha già confermato, mentre è praticamente certo il voto contrario degli SD, Lista Marjan Šarec e Sinistra, Luka Mesec ha già annunciato che farà una dura opposizione.

Uno dei primi obiettivi dichiarati del nuovo governo Janša sarà quello di razionalizzare alcuni ministeri. È prevista, tra l'altro l'abolizione del Ministero per gli sloveni nel mondo le cui funzioni verrebbero riprese da un ufficio nell'ambito del dicastero agli esteri. Stando a fonti ufficiose raccolte dal giornale della minoranza Novi Matajur, primo presidente di questo nuovo ufficio per gli sloveni all'estero sarà il deputato del Partito democratico Miro Petek.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
Foto: BoBo