Nuovo preoccupante balzo in avanti dei contagi in Slovenia nella giornata di ieri. Record assoluto per numero di contagi, raddoppiati rispetto a lunedì e il numero dei test eseguiti. Sono stati cosi confermati 1503 casi di coronavirus a fronte di poco meno di 5900 tamponi processati. Altissima la percentuale delle persone testate risultate positive, il 25,5%, cinque punti percentuali in più rispetto al giorno prima. Salgono cosi a 8860 le persone infette attive. L'incidenza cumulativa degli altimi 14 è salita a 423 contagi ogni centomila abitanti.

Si sta avvicinando pericolosamente alla soglia rossa dei 140 contagi anche la regione costiero carsica, l'unica nella zona arancione. Con i nuovi casi di ieri, 13 a Capodistria, 3 a Pirano e altrettanti a Isola, 7 a Divaccia, a Sesana e Comeno, l'incidenza cumulativa è ora a quota 131.

Presentando il bollettino quotidiano il portavoce del Governo per l'emergenza Covid Jelko Kacin ha sottolineato che la situazione è molto seria e proccupante. Ha nuovamente rivolto un appello alla responsabilità di tutti per rallentare la trasmissione del virus, il rispetto delle norme igienico sanitarie, l'uso dell' app per il tracciamento dei contagi, incentivando lo smart working.
Negli ospedali la situazione resta critica, attualmente sono 333 i ricoverati di cui 55 in terapia intensiva. 41 hanno bisogno del respiratore. 32 i dimessi, mentre sono deceduti 8 pazienti. Il numero delle vittime riconducibili al covid è salito a 200.
I reparti covid dei nosocomi sono sotto pressione, più del numero dei posti letto preoccupa la carenza di personale medico e infermieristico. Si stanno richiamando medici in pensione e specializzandi.

Il ministro della salute Tomaž Gantar è favorevole ad un nuovo lockdown.
(ld)

Foto: AP
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