Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović

A Kamnik il leader della formazione, Sinistra, Luka Mesec ha incontrato gli omologhi dei 5 partiti di centro: Lista Šarec, Social-democratici, Desus, Partito di Centro Moderno e Alenka Bratušek. Negoziati che si preannunciano difficili, per stessa ammissione dei protagonisti, viste alcune posizioni diametralmente opposte, ma non impossibile. Il coordinatore del partito Sinistra, Mesec, al suo arrivo ha dichiarato di aspettarsi che venga concesso al suo partito per lo meno tanto quanto fatto con Nuova Slovenia. Dei risultati delle trattative ha proseguito, parleremo alla fine dell'incontro o meglio domani o martedì, quando avremo i primi riscontri degli organi del partito, per ora restano aperte tutto le possibilità. "Negozieremo punto per punto tutte le soluzioni attualmente previste dall'accordo di coalizione" ha aggiunto Mesec.
Il Presidente del Desus, Karl Erjavec, ha detto. "Con la Sinistra persistono 2 possibilita': che entri a pieno titolo nella coalizione, il che significa un governo formato da 6 partiti, o una coalizione di 5 partiti che collabori a progetto con la Sinistra. È una questione che va risolta. Stando a Erjavec ci vorrà molta sensibilità per arrivare a un comune denominatore e all'assegnazione dell'incarico per la formazione del nuovo esecutivo a Šarec. "La Slovenia ha bisogno di un nuovo governo al più presto", ha rimarcato, ribadendo che per il Desus il tema più importante resta quello legato alle pensioni. Ottimista il leader dei social-democratici Dejan Židan: "Credo sarà possibile arrivare ad un compromesso "per il bene dei cittadini". A suo avviso sono diverse le convergenze con la Sinistra, tra cui l'innalzamento del salario minimo e dello status dei pensionati oltre al nodo cardine del mantenimento di un efficace sistema sanitario pubblico.